Italia ancora una volta primo espositore a Biofach

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Tutti pazzi per il bio in Europa. Secondo i dati diffusi alla presentazione di Biofach (in programma alla fiera di Norimberga dal 13 al 16 febbraio 2019), che si è tenuta il 7 novembre allo Sheraton di Varsavia, a fronte di un giro d’affari mondiale del settore di circa 95 miliardi di dollari, oltre un terzo del fatturato viene generato nella UE. In Europa il mercato vale 33,5 miliardi di euro, il secondo al mondo per i prodotti biologici dopo il Nord America, con un consumo medio pro-capite di oltre 60 euro l’anno. Rispetto alla crescita media registrata anno su anno su scala comunitaria (superiore all’11%), l’Italia è leggermente più lenta con un +10,5% tra il 2016 e il 2017 ma si distingue nel mercato globale come il nono Paese nella top ten mondiale per maggiore numero di produttori (circa 67mila, il 4% del totale), anche per la forte atomizzazione delle aziende agricole.

Non a caso l’Italia rappresenta il primo Paese per numero di espositori a Biofach con la partecipazione di 385 aziende, seguito dalla Spagna (175) e dalla Francia (160), ben distanziate. Secondo i dati diffusi da Nomisma, il fatturato bio della distribuzione italiana è arrivato a 3,5 miliardi di euro mentre l’export del bio made in Italy si è attestato a 2 miliardi di euro nel 2017. In questo stesso periodo le superfici sono aumentate ulteriormente (soprattutto al Sud) del 6,3% per un totale nazionale di 1,9 milioni di ettari, collocando il Belpaese al secondo posto, dopo la Spagna, per ettari coltivati a bio.

“Abbiamo scelto Varsavia per la presentazione della tredicesima edizione di Biofach – ha spiegato Danila Brunner, direttore esecutivo di Biofach e Vivaness – perché è uno dei mercati che maggiormente sta crescendo creando nuove potenzialità, soprattutto a livello distributivo, grazie ad una maggiore attenzione dei consumatori a questo segmento di prodotti”. Siamo ancora lontani dai 10 miliardi di euro fatturati dalla distribuzione nazionale tedesca che assegnano alla Germania il secondo posto a livello mondiale, come dimensione del mercato, dopo gli USA con quasi 40 miliardi di dollari. Da sola la Germania realizza un terzo di tutto il fatturato europeo.

Cresce molto velocemente anche la Francia, dove si registra un’impennata del settore, fortemente promosso e sostenuto dal governo, che ha portato a duplicare il mercato negli ultimi cinque anni. Secondo Agence Bio, la distribuzione francese ha registrato un fatturato bio di 8,3 miliardi di euro pari al 17% del mercato agri-food globale. Sempre in Francia gli ettari coinvolti sono 1,8 milioni.

La Danimarca è un altro mercato interessante, con una quota superiore al 13% del totale dell’agri-food, mentre è in calo il settore nel Regno Unito anche a causa della crisi economica derivata dalla Brexit.

Appuntamento centrale della fiera del prossimo febbraio a Norimberga sarà il Biofach Congress, intitolato ‘Il sistema Bio: salutare all’interno di un approccio olistico’, che farà il punto della situazione del settore, con la collaborazione di IFOAM.

Mariangela Latella

(Varsavia – Servizio Speciale) 

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