In 9 mesi scoperte frodi alimentari per 32 milioni

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Da gennaio a settembre 2014, grazie alle operazioni effettuate dall’Ispettorato repressione frodi (Icqrf), dai Nuclei antifrode dei carabinieri (Nac), dal Corpo forestale dello Stato e dalle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera sono stati effettuati in Italia 60 mila controlli che hanno portato al sequestro di merci contraffatte, illecite o pericolose per la salute per un valore superiore ai 32 milioni di euro. Sono state inoltre emesse più di seimila sanzioni e quasi mille persone sono state segnalate all’autorità giudiziaria.

Per ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina è “una storia di successo del nostro Paese. Il sistema di controlli italiano è infatti una delle ragioni fondamentali della grandezza del Made in Italy, come dimostra il fatto che è studiato in Europa e nel mondo proprio per la sua eccellenza".

"Il nostro impegno – ha proseguito il ministro durante un incontro a Roma – è quello di continuare a perfezionare ulteriormente questo sistema, seguendo un duplice binario: da un lato rafforzando e rendendo più efficienti i controlli, dall’altro snellendo e semplificando il rapporto con le imprese. Alcune importanti novità sono state già introdotte nella legge competitività con #campolibero. Abbiamo creato il registro unico dei controlli: un’operazione di grandissima portata per semplificare la vita delle aziende.

Entro la fine di settembre trasmetteremo al Ministero dell’Interno la bozza di decreto attuativo per renderlo operativo. Ma vogliamo andare ancora oltre, in una prospettiva di rilancio sul tema della lotta alla contraffazione a livello europeo e internazionale, sia utilizzando il semestre italiano di Presidenza dell’Ue che un appuntamento come Expo 2015. Organizzeremo un Forum internazionale a Milano il prossimo marzo, dove riuniremo le strutture di controllo europee per un confronto e un potenziamento degli strumenti di contrasto alle frodi. Tra i principali obiettivi di questa iniziativa, anche il potenziamento della lotta agli illeciti sul web".

Bene. Peccato non si faccia di più anche a livello preventivo, nella diffusione di una cultura della legalità, in particolare nella produzione alimentare.

 

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