La Svezia è il primo Paese al mondo ad avere tagliato il traguardo delle energie rinnovabili come principale fonte di energia. E la ricerca verso una totale copertura del fabbisogno energetico attraverso fonti naturali fa della Svezia un esempio da imitare. Ora gli svedesi stanno lavorabdo a uno dei più grandi parchi eolici offshore al mondo. Il nuovo progetto annunciato dalla società Eon Nordic prevede una struttura di 700 MW, che sarà composta da 180-230 turbine eoliche e avrà un costo di due miliardi 79 milioni di dollari. Di questi parchi eolici in mare aperto sei sono già stati attivati da alcuni anni e offrono ottime prestazioni.
Anche se il modello svedese è irraggiungibile, tuttavia in Italia, sfruttando il fotovoltaico più che l’eolico, si continuano a macinare progressi nelle rinnovabili. Nei primi sei mesi del 2012 gli impianti fotovoltaici italiani hanno prodotto tanta elettricità quanta nel corso dell’intero 2011. A certificarlo è stata, nei giorni scorsi, la società Terna. Dal 1 gennaio al 30 giugno di quest’anno sono stati prodotti grazie al sole 9.254 GWh mentre nel corso di tutto l’anno passato erano stati 9.258.
Non è detto che a fine 2012 l’incremento sarà del 100%: condizioni meteo (solitamente il mese migliore è maggio grazie a giornate lunghe e cieli tersi) e nuove potenze installate possono fare la differenza, ma il paragone con il primo semestre 2011 è impressionante. Con questi risultati, la copertura del fabbisogno in potenza nel giorno di punta del mese di giugno (alle 12 di giovedì 21) è stato soddisfatto dal mix rinnovabile (fotovoltaico, eolico e geotermico) nella misura del 18,2%.
Al quale va aggiunto un 16,6% da idroelettrico. Nel giorno di punta del mese di giugno 2011 (alle 12 di martedì 28) queste due percentuali erano state rispettivamente del 12,9 e 15,7%. E anche questo sorpasso delle nuove fonti verdi (geotermico escluso) sul ‘vecchio’ idroelettrico rappresenta un altro segnale indicativo.
Insomma, non tutto è da buttare nel nostro Paese nonostante il catastrofismo imperante. Sull’energia pulita l’Italia batte gli scettici ed è sulla buona strada. Incredibile ma vero: lo dicono i dati appena pubblicati.
Antonio Felice