Frutteria-bar di Almaverde Bio appena fuori Bologna

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La prima frutteria-bar al 100 per cento biologica è stata inaugurata questa mattina nella cintura bolognese, al Centro Nova di Castenaso, da Almaverde Bio, il marchio leader del biologico in Italia. Si tratta di uno spazio di oltre 150 metriquadri, accogliente e colorato, ideale per un pasto leggero rigorosamente bio, un’insalatona, una macedonia o un frullato di frutta, uno snack o una semplice pausa-(bio)caffé. La frutteria attiverà anche un servizio take away grazie alle confezioni già appositamente preparate da Almaverde. Il format, che potrà essere replicato altrove in caso di successo della bio-frutteria bolognese, è stato realizzato in collaborazione con Camst, il gruppo leader in Italia nella ristorazione (1500 punti di consumo, 90 milioni di pasti l’anno per un fatturato di un miliardo di euro).

 

Con il presidente di Almaverde Bio Renzo Piraccini (nella foto, a destra) e la responsabile delle relazioni esterne di Camst Antonella Pasquariello, erano presenti all’inaugurazione altri personaggi di rilievo come l’assessore all’Agricoltura dell’Emila Romagna Tiberio Rabboni, sempre attento alle novità anche a valle della filiera agricola, il presidente di Besana Pino Calcagni, l’amministratore delegato del CCPB Fabrizio Piva, lo stesso direttore di Almaverde Bio Paolo Pari (nella foto, a sinistra) con Ernesto Fornari direttore di Canova, l’amministratore delegato di CPR System Gianni Bonora, il presidente di Cesena Fiere Domenico Scarpellini e tanti altri.

‘Il biologico è l’ideale per i consumi fuori casa – ha detto Piraccini – e la gamma dei nostri prodotti si presta molto bene a un format come questo, che è una novità ma va nella stessa direzione di un’iniziativa lanciata l’anno scorso e che sta dando risultati positivi, la frutteria Almaverde Bio di Mirabilandia. Il nostro obiettivo è chiaro, è fare del biologico una scelta quotidiana alla portata di tutti’.

Almaverde Bio gode di ottima salute anche in questi mesi di calo generalizzato dei consumi, che ha attaccato il settore alimentare e persino alcuni segmenti del bio. Almaverde invece cresce. Un sintomo della sua espansione è la scelta fatta da Lidl, il leader dei discount, una vera e propria macchina da guerra tra i retailer: Lidl sta abbandonando la propria private label, il suo marchio per il bio, e ha scelto Almaverde. Il segreto? La perfetta organizzazione logistica, i rigorosi controlli, la serietà che contraddistinguono i magazzini di lavorazione dei prodotti Almaverde Bio, a partire da quello di Longiano.

Proprio per questo back-ground Almaverde ha potuto incassare questo nuovo successo: la fiducia di Camst, che ha accettato di buon grado questa nuova partnership. ‘Apprezziamo molto il progetto Almaverde Bio e abbiamo per questo deciso di collaborare a questo test che ci potrà permettere di cogliere le potenzialità del settore biologico, coniugando una offerta innovativa con un marchio noto ai consumatori’ ha infatti dichiarato Paolo Genco, presidente di Camst. (a.f.)

Link: Almaverde Bio

( biologico, ecologico )

 

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