Il primo pensiero che affiora alla mia mente è: nel soddisfare i desideri delle mamme, è fondamentale non mettere a repentaglio la salute del bambino, usando prodotti naturali. Se in gravidanza le donne pensano di continuare a usare i loro abituali profumi e le solite creme, dovrebbero prima di tutto verificare quali sono gli ingredienti che compongono tali prodotti. Se si tratta di sostanze chimiche e di coloranti artificiali, è meglio rinunciare. Rinunciare a che cosa? Rinunciare soltanto all’uso di quei particolari prodotti, sostituendoli con altri altrettanto soddisfacenti, ma di origine naturale.
Comunque, la protezione del bambino è in prima linea. I ricercatori dell’Università di Edimburgo avrebbero dimostrato che, se utilizzate durante la gravidanza, le sostanze contenute nelle normali creme e profumi per il corpo esercitano nel nascituro un’azione a livello degli androgeni, determinando infertilità e scarsa propensione a produrre spermatozoi da parte dei loro organi sessuali, una volta giunti a maturazione.
Ci sono molte sostanze nei profumi, spiegano i ricercatori, che in elevate concentrazioni potrebbero provocare un potenziale effetto biologico che, in gravidanza, andrebbe a raggiungere il feto attraverso il corpo della madre.
Per ora non ci sono dati relativi a modelli umani. Attualmente non esistono prove scientifiche che tali componenti chimici producano danni nei piccoli.
Tuttavia, un altro studio mostra che quanto meno negli animali questa possibilità esiste. Altri ricercatori, nel corso di uno studio sulla fertilità guidati dal Prof. Richard Sharpe del Medical Research Council, presentano al Simpson Symposium di Edimburgo i dati di una ricerca sperimentale, secondo la quale l’uso di profumi da parte di donne incinte potrebbe essere causa di infertilità e di tumori nei nascituri, soprattutto se maschi.
Il periodo articolarmente critico, secondo i ricercatori, è compreso fra l’ottava e la dodicesima settimana, quando inizia la differenziazione degli organi genitali maschili e femminili. L’impiego da parte delle future mamme di profumi e prodotti cosmetici non bio o natuali “indebolirebbe” e altererebbe l’azione del testosterone e quindi la fertilità futura del nascituro, oltre a favorire l’insorgenza di tumori, soprattutto al testicolo. Come procedere nel campo dei profumi e dei cosmetici in generale per non danneggiare il bimbo nel corso della sua formazione?
Risulta evidente che la donna in gravidanza, per la cura del proprio corpo, dovrebbe ricorrere soltanto a prodotti naturali, nel rispetto e per amore del suo bambino. La massima attenzione andrebbe data anche a tutti i fattori esterni che collaborano alla formazione del bambino.
Sarebbe bene, infatti, che la donna in gravidanza si rendesse consapevole di non essere sola nel portare avanti questa sua meravigliosa funzione di genitrice, ma che è accompagnata da forze esterne, forze che possiamo chiamare divine e che, sulla base di un’antichissima matrice, danno la forma giusta al piccino che si sta formando nel suo grembo, forze che sanno perfettamente posizionare e costruire sempre nella misura giusta il corpo del bambino in tutti suoi particolari. Infatti, la mamma offre soltanto lo spazio nel suo corpo e la materia prima necessaria, vale a dire tutte le sostanze nutritive e importanti attraverso il cibo che consuma: cibo che, durante tutto il periodo dei 9 mesi di gestazione, dovrà essere il più genuino possibile e adatto allo scopo a cui deve servire.
LA FAMIGLIA
Naturalmente, tutto questo deve essere accompagnato da tanto amore, nonché da pensieri e sentimenti positivi: l’amore della mamma è cibo per i bambini. Anziché sull’uso dei classici profumi, poniamo ora l’attenzione sulle essenze che, se opportunamente usate, possono avere anche un valore terapeutico, in quanto la stimolazione olfattiva è capace di risvegliare energie creative e profonde.
Per accrescere il benessere psicofisico può essere salutare anche frequentare luoghi ricchi di vegetazione per assorbire i vari profumi direttamente dalla natura. Ma dove e quando ciò non fosse possibile, possiamo ricorrere alle varie essenze che valorizzeremo grazie alla stimolazione olfattiva. Basterà mettere alcune gocce su un fazzoletto, da tenere vicino al viso, per indurre un piacevole stato di rilassamento, modificare lo stato emotivo e migliorare l’umore. I profumi che giungono alla donna tramite lo stimolo olfattivo vengono percepiti e assorbiti anche dal bambino attraverso la parete addominale, tanto che questa diventa per il nascituro il suo osservatorio, la sua finestra aperta sul mondo. Infatti, dal ventre materno il bambino raccoglie dai più semplici stimoli ai più complessi messaggi, elaborandoli e rispondendo loro a modo suo. Si comprende così perché si deve mettere il nascituro in condizioni di conoscere soltanto i prodotti naturali più puri, quelli che possono dare solo effetti benefici.
Sulla base di queste semplici informazioni, non sarà un grave sacrificio per la futura mamma rinunciare, per un limitato periodo di tempo, all’uso dei suoi profumi abituali e degli altri cosmetici preferiti, pur di non recare danno al piccino che porta in grembo. Non è escluso che, affezionandosi alle essenze naturali, ogni donna, apprezzandone la bontà, abbandoni gli altri prodotti per continuare a usare quelli di questa nuova generazione: i prodotti naturali per tutti gli usi.
Bianca Buchal
scrittrice esperta di vita prenatale (buchal@tin.it)
(Fonte – l’Aromatario)