Bruxelles ha ospitato la terza edizione delle Giornate agroalimentari dell’Unione Europea, dedicate al tema “Garantire l’approvvigionamento alimentare e l’agricoltura in Europa”.
In un videomessaggio rivolto agli agricoltori, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha sottolineato: “I nostri agricoltori e pescatori non sono importanti solo per l’Europa: siete indispensabili. Il settore agroalimentare è la spina dorsale dell’indipendenza europea, garantendo cibo di alta qualità sulle nostre tavole e sicurezza alimentare per 450 milioni di cittadini”.
Von der Leyen ha riconosciuto le difficoltà che il settore sta affrontando, tra dazi doganali, aumento dei costi di produzione e impatti dei fenomeni climatici estremi, e ha ribadito la necessità di sostegno e stabilità. A tal proposito, ha annunciato il lancio della campagna “Buy European Food”, volta a promuovere e sostenere i prodotti europei.
La presidente ha inoltre rassicurato gli operatori agricoli che l’agricoltura sarà centrale nel prossimo bilancio UE. Non si tratta solo di garantire un sostegno minimo al reddito di agricoltori e pescatori, ma di offrire agli Stati membri e alle regioni la flessibilità di intervenire laddove il sostegno è più necessario.
Il sostegno dell’UE al settore poggia su quattro pilastri principali: semplificazione delle procedure, ricambio generazionale, centralità nel bilancio UE e accordi commerciali con elevati standard a tutela degli agricoltori. Su quest’ultimo punto, von der Leyen ha precisato che l’UE sta concludendo nuovi accordi commerciali – citando anche il Mercosur – garantendo sempre condizioni di parità e protezione degli standard di sicurezza alimentare, e la possibilità di limitare l’ingresso di prodotti più sensibili.
Anche il commissario europeo per l’Agricoltura, Christophe Hansen, ha sottolineato l’importanza di queste misure: “Siamo riusciti a raggiungere obiettivi concreti, e gli agricoltori ne sentiranno gli effetti già dal prossimo anno”.
Con questa iniziativa, l’UE conferma il suo impegno a sostenere un settore vitale per l’economia e la sicurezza alimentare europea, promuovendo al contempo i prodotti locali sui mercati nazionali e internazionali.











