È passato un anno da quando un’inchiesta di Report metteva sotto accusa Fileni per come venivano trattati i polli nei suoi allevamenti bio. Le immagini trasmesse avevano mostrato maltrattamenti ad alcuni animali provocando polemiche attorno all’azienda marchigiana, che da subito aveva rimandato al mittente ogni accusa.
Dopo un anno è stato fatto un passo avanti su uno degli aspetti del caso con le parole del conduttore della trasmissione di Rai 3, Sigfrido Ranucci: “L’azienda ha raggiunto un accordo con l’ispettorato del lavoro, che consente di utilizzare sistemi di video sorveglianza dentro gli allevamenti per controllare e prevenire in tempo reale eventuali comportamenti non corretti da parte degli operatori, rispettando così le policy aziendali in tema di benessere animale”.
In merito agli “interrogativi” sulla presenza di mangimi con OGM, Fileni ha informato Report che “tutti i controlli effettuati dalla Regione Marche, dall’ufficio europeo anti frode, dall’ispettorato della qualità e dai grandi clienti hanno accettato l’adeguatezza dei diversi tipi di mangimi somministrati ai polli, in particolare a quelli che vengono commercializzati con le etichette NON OGM e BIO”.
Infine, l’inchiesta sollevava il dubbio che i polli bio non potessero razzolare liberamente all’aperto, come richiesto dal disciplinare. Fileni, che ha sempre rivendicato la correttezza del proprio operato, ha specificato che i sistemi di apertura collocati all’interno degli allevamenti biologici funzionano regolarmente e consentono agli animali di trascorrere all’aperto almeno un terzo del loro ciclo vitale.
La Redazione
