5 febbraio: torna la Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare

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Anche quest’anno, il 5 febbraio segna il ritorno della Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, giunta alla sua 12esima edizione. Un appuntamento che mette sotto i riflettori i dati aggiornati dell’Osservatorio Waste Watcher, diretto dall’economista Andrea Segrè, fondatore di Last Minute Market.

Secondo i dati, ogni giorno in Italia buttiamo via 88,2 grammi di cibo pro capite, pari a 617,9 grammi settimanali, con un costo individuale annuo di 130,71 euro. Complessivamente, lo spreco alimentare lungo tutta la filiera italiana ammonta a 14,1 miliardi di euro. Numeri che impongono una riflessione e azioni concrete per ridurre le perdite.

La sfida per il 2030: ridurre lo spreco settimanale a 368,7 grammi

L’Agenda ONU 2030 fissa un obiettivo chiaro: dimezzare lo spreco alimentare rispetto ai livelli del 2015. Per centrare il traguardo, ogni italiano dovrebbe ridurre lo spreco settimanale di circa 50 grammi all’anno fino al 2029. Un obiettivo ambizioso ma possibile grazie a strumenti come Sprecometro, la app che consente di monitorare non solo il cibo sprecato, ma anche l’impronta ambientale legata all’acqua e alle emissioni.

Nasce la #sprecozero challenge: una sfida collettiva

Per incentivare un cambiamento concreto, il 5 febbraio prende il via la #sprecozero challenge 2025>2030, un’iniziativa che invita famiglie, scuole, aziende e comunità a ridurre attivamente lo spreco alimentare. Con il supporto della app gratuita Sprecometro, sviluppata dall’Università di Bologna, gli utenti potranno misurare e condividere i progressi, contribuendo al raggiungimento dell’obiettivo ONU 12.3 sullo sviluppo sostenibile.

Strategie anti-spreco: buone intenzioni, ma ancora molta strada da fare

Dai dati emerge che l’86% degli italiani presta attenzione al cibo e alla sua conservazione, anche se solo il 28% chiede la doggy bag al ristorante e appena l’11% condivide il cibo in eccesso con parenti o amici. Il 56% degli italiani dichiara di testare gli alimenti prima di buttarli, ma le difficoltà nel prevenire gli sprechi permangono: il 27% fatica a rispettare la lista della spesa, il 19% ha problemi nell’organizzare frigorifero e dispensa e solo il 6% pensa a donare il cibo avanzato.

Lo spreco aumenta, ma pochi lo ammettono

Nonostante i dati mostrino un aumento degli sprechi negli ultimi tre anni, il 94% degli italiani ritiene di essere attento al problema. Tuttavia, 1 italiano su 3 ammette di dimenticarsi della questione, mentre il 23% la considera troppo dispendiosa in termini di tempo.

Servono quindi più azioni concrete e una maggiore sensibilizzazione: la sfida #sprecozero vuole essere un’occasione per creare una rete di consumatori più consapevoli, contribuendo alla costruzione di un sistema alimentare più sostenibile.

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