Più verdura uguale meno tumori

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L’epidemiologo Domenico Palli dell’Ispo – Istituto per lo studio e la prevenzione oncologica, erogato Airc – ha spiegato in un’intervista rilasciata alla redazione del Sole 24 Ore i risultati ottenuti dalle ricerche del suo team di lavoro, che mettono in luce una forte correlazione diretta tra l’adozione di uno stile alimentare corretto e sano con la riduzione della probabilità di avere un tumore.

Palli si sofferma in particolare sul più recente studio condotto dal proprio team di ricercatori, che denota per la prima volta un significativo effetto di protezione delle verdure, soprattutto di quelle a foglia, nei confronti del tumore della mammella.

‘Oggi – spiega l’epidemiologo al Sole 24 Ore – sappiamo che vi sono fattori potenzialmente modificabili, legati allo stile di vita, che possono influenzare lo sviluppo del tumore al seno, il più diffuso nella popolazione femminile: tra questi, il peso eccessivo in post menopausa, il consumo di alcol e la scarsa attività fisica. E si può ipotizzare che interventi ‘preventivi’ volti a ridurre questi fattori nella popolazione potrebbero tradursi in una riduzione consistente dell’incidenza di questo tumore’.

‘In questi anni – continua Domenico Palli abbiamo registrato oltre mille casi di cancro al seno, ma il dato interessante è che le donne che consumano più verdura, sia cruda sia cotta, hanno un’incidenza del rischio di tumore inferiore di circa un terzo rispetto alle donne che hanno un’alimentazione diversa. Lo studio ci indica che è importante intervenire anche nell’ambito della prevenzione primaria, modificando gli stili di vita’.

L’equipe di Palli, in collaborazione con un gruppo di ricerca dell’Istituto superiore di sanità, ha recentemente studiato anche l’effetto degli stili alimentari sui telomeri, ossia le estremità dei cromosomi, da tempo correlati all’invecchiamento e alla longevità. Esaminando le cellule del sangue di 56 persone sane di cui si conosceva esattamente il tipo di alimentazione, si è osservato come un alto consumo di cibi di origine vegetale (in particolare, antiossidanti e carotene) si associa in media ad una maggiore lunghezza di questi telomeri, segno di benessere e ‘giovinezza cellulare’. (fonte: Italfruit News) 

 

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