La truffa del prosciutto

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“Ancora una volta i sistemi di controllo del biologico funzionano e riescono ad individuare ed isolare le "mele marce". È il primo commento di Alessandro Poretti, presidente dell’AIAB in Piemonte, sulla truffa dei prosciutti e dei salami realizzati con metodo tradizionale, ma spacciati e venduti come biologici, emersa da un’indagine partita proprio su segnalazione di un ente di controllo e certificazione del biologico .

“È evidente che crescendo l’interesse verso il biologico da parte dei cittadini sempre più attenti ai propri modelli di consumo – prosegue Alessandro Poretti – aumenta purtroppo anche il rischio che entrino nel settore nuovi soggetti con interessi esclusivamente speculativi, soggetti che evidentemente danneggiano non solo i cittadini/consumatori ma l’intero settore biologico, composto da produttori onesti. Proprio per questo rinnoviamo la nostra fiducia all’operato delle istituzioni e della magistratura e ci impegnamo a mantenere affidabile il sistema di garanzia che ha caratterizzato il biologico sino ad oggi”.

 

“A nostra tutela – aggiunge Andrea Ferrante, presidente nazionale dell’AIAB chiediamo formalmente un aumento dell’attività di vigilanza al fine di continuare a prevenire qualsiasi ingresso nel settore di soggetti esterni alla filosofia, alle motivazioni e alla regolamentazione del biologico”.

 

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