Alce Nero cresce, crea bio distretti e punta sugli States

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Una crescita costante nel tempo, anche se a ritmi diversi ed una progettualità che mira a creare prodotti sempre più salutari e selezionati. Alce Nero, marchio leader del biologico in Italia, presenta i propri dati e racconta le nuove sfide e la conquista rivolta a nuovi mercati. Il gruppo bolognese, che ha chiuso il 2016 con 74 milioni di euro di fatturato, soprattutto grazie alla crescita delle vendite del marchio Alce Nero ( +18%), nel corso dell’anno aumenterà la gamma dei prodotti, concentrandosi sull’introduzione di nuovi freschi.

Il biologico piace sempre più e Alce Nero è pronto alla conquista di nuove fette di mercato mondiale, con una particolare attenzione per gli Stati Uniti.

‘Lo sviluppo per i prossimi anni riguarderà i prodotti freschi – afferma l’amministratore delegato Massimo Monti – e da qui ci aspettiamo un contributo alla crescita’. Del resto, sottolinea il presidente Lucio Cavazzoni, ‘il biologico cresce in tutto il mondo, così come l’attenzione al cibo come elemento di salute e benessere. E’ un movimento che cresce ovunque: si stima che solo nei canali alternativi, quelli dei mercati e dei gruppi di acquisto questo mercato valga un miliardo di euro’. Per questo Alce Nero intende spingere sull’acceleratore, sfruttando le opportunità che offre il territorio.

‘Siamo impegnati nella costruzione di un bio-distretto nell’Appennino bolognese, a partire dalla Valle dell’Indice – annuncia Cavazzoni -: in realtà sarà un bio-eco-distretto, che riguarderà anche la citta’ metropolitana’.

In attesa che il Senato produca la nuova normativa in materia, Alce Nero lavora ad una valorizzazione in chiave ‘bio’ dell’agricoltura in Appennino. ‘In alcune aree- spiega il presidente – siamo già ad una presenza del 40% di imprese biologiche. Partendo dai biodistretti (altri ne nasceranno in Toscana e Puglia) cercheremo di contaminare l’economia locale con elementi di sostenibilità’. La sfida, anche in questo caso, è andare in un certo senso oltre il bio: ‘Saremo promotori di un’agricoltura improntata sulla promozione della salute’. 

Nella foto, Lucio Cavazzoni

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